Yalom è uno psichiatra, svolge il suo lavoro a Palo Alto e insegna psichiatria alla Stanford University. Ha scritto 3 libri sui 3 filosofi: Schopenhauer, Spinoza, Nietzsche,molto interessanti. I 3 filosofi sono studiati da un punto di vista psichiatrico.(Cosa non nuova, anche Freud ha scritto un bel saggio su Leonardo studiandolo da un punto di vista psicoanalitico).
Tra personaggi realmente esistiti e invenzioni l’autore non scrive solo delle loro teorie filosofiche ma tenta di spiegarne il sorgere entrando nella intimità delle loro personalità.
LA CURA SCHOPENHAUER.- Il romanzo si svolge in momenti alterni: in alcuni capitoli sono presi in esame la vita e le motivazioni che forgiano il carattere e le teorie di S. e in altri sono raccontate le sedute di gruppo che uno psicoanalista, ammalato di cancro e che sa di morire, porta avanti. Un membro di questo gruppo introduce in ogni seduta le teorie filosofiche di Schopenhauer che, asserisce,sono quelle che lo hanno guarito.
LE LACRIME DI NIETZSCHE.- L’autore immagina che il filosofo sia preso in cura dal dott. Breuer, un antesignano delle sedute psicoanalitiche (la cura delle parole)e amico e maestro del giovane Freud. Attraverso il dialogo è il filosofo che guarisce il dottore da un suo morboso innamoramento-fissazione per una sua bella paziente affetta da isterismo. Le parole del filosofo sono poderose, l’analisi della situazione è condotta con una razionalità ferrea e piena di potenza.(Le sue teorie purtroppo furono usate dai nazisti, grazie anche alla “odiosa” sorella di N. e nonostante l’opposizione di Lou Salomè e per molto tempo furono fraintese, mentre la sua filosofia consiste nella ricerca di se stesso e l’abbandono coraggioso e totale di ogni conformismo e pregiudizio). In questo romanzo fa capolino anche la bella e intelligente Lou Salomè,musa ispiratrice e amatissima di tanti uomini illustri del suo tempo, da filosofi come appunto Nietzsche, poeti come Rilke e grandi studiosi ed eruditi. Lou Salomè che nei suoi anni maturi fu allieva brillante di Freud, era interessata soprattutto a questo problema: è giusto guarire un genio che soffre o è meglio che questi dia alla luce opere grandiose anche proprio grazie alla sua sofferenza? Negli anni ’70 tutte noi femministe e non abbiamo letto la biografia di questa formidabile eroina di libertà e indipendenza femminile.
IL PROBLEMA SPINOZA.- Il grande filosofo ebreo portoghese-olandese del 1600 viene allontanato dalla sua comunità ebraica in quanto ereticamente ama la filosofia classica, Aristotele e i filosofi greci e la ricerca della verità allontanandosi sempre più dalle idee ortodosse del suo gruppo. La sua ricerca ricca, profonda e geniale produsse tali capolavori di scritti che indussero Goethe a considerarlo suo maestro. Il filosofo indaga se stesso e le motivazioni della ricerca che compie per tutta la sua vita attraverso i colloqui con un cugino che lo frequenta di nascosto e di rado (personaggio inventato dallo scrittore). L’ altro protagonista del romanzo è Alfred Rosenberg, uno dei fondatori del partito nazista, molto vicino a Hitler, che non può rassegnarsi al fatto che Goethe consideri Spinoza, un ebreo, suo grande maestro. I capitoli delle due storie si alternano in un susseguirsi drammatico che non trarrà fuori dal suo terribile pregiudizio il nazista Rosenberg. Perché mi sono piaciuti tanto questi tre romanzi? Innanzitutto devo dire che ho avuto un insegnante di filosofia veramente meraviglioso: Giovanni Guastavigna.Questo eccellente professore mi ha fatto così amare la materia che poi ho studiato filosofia alla facoltà di Magistero di Torino. In questi tre romanzi sembra che la filosofia debba essere il substrato di ogni scienza come era nell’antichità. Se non hai un panorama ampio come quello della filosofia sullo sfondo di tutte le scienze sembra che non si possa giungere alla profondità della ricerca della verità (anche il mio professore la pensava così). Questi romanzi mi hanno fatto pensare alla filosofia dei presocratici,di Socrate, Platone e Aristotele quando le scienze di psicologia e pedagogia e naturalmente matematica,fisica geometria ecc. erano un corpo unico con la filosofia (o addirittura nella filosofia). Man mano che gli studi, le speculazioni e le scoperte proseguirono le varie scienze si staccarono dalla filosofia e si specializzarono in vari rami, ma il substrato rimane la filosofia. Chi non ha studiato filosofia ha “il cerebro cerchiato di nero fumo” come scrisse Dante a proposito di non so più chi.
crimpo romanris
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