Chi non ha mai avuto, da ragazzino, il suo Mississipi dietro casa?
Tra i nati negli anni ’50 i personaggi di Tom Sayer ed Huckleberry Finn sono abbastanza noti per via di serie televisive in bianco e nero, fumetti, riduzioni del libro ad uso dei ragazzi.
In realtà è una lettura per adulti. Hemingway sostenne che “tutta la letteratura americana moderna discende da un libro di Mark Twain intitolato Huckleberry Finn”.
Ed infatti leggere questo romanzo nella maturità ha un sapore ben diverso; vicino all’intatto e sempre eccitante profumo di avventura e di libertà si scopre dell’altro.
Un linguaggio incredibilmente moderno, attuale ed efficace; un autentico spirito democratico; un continuo ed ironico contrasto tra realtà e finzione; un’America profonda, pittoresca ma anche piena di pregiudizi, avida e bigotta; personaggi e caratteri descritti e tratteggiati in modo acuto ed indimenticabile.
Il nostro Huck naviga sul grande fiume ma soprattutto naviga nelle bruttezze dell’esistenza umana: a differenza di altri però nella perdita dell’innocenza non perde la sua freschezza ingenua, la sua tenerezza e neanche una sua originale moralità.
Ed è questo che ce lo ha reso, in questa lettura, così simpatico.
Kurtz