Si tratta di un fluviale romanzo autobiografico nel quale V.T. racconta i tanti lavori fatti a partire dagli anni ’70, quando a quindici anni, per comprarsi una bicicletta e liberarsi dall’imbarazzo di dover usare quella da donna ereditata dalla sorella, va a lavorare in una sordida fabbrichetta che produce gabbiette per uccelli. Una serie di lavori duri, malpagati, tutti rigorosamente in nero e nei quali la sicurezza del lavoro è una barzelletta.