Attraverso la storia dei Moskat, una grande famiglia ebraica di Varsavia, il notevolmente più dotato dei due fratelli Singer racconta la cultura ebraica più strettamente ortodossa.
Le generazioni che si susseguono coprono un arco di una quarantina d’anni, all’incirca fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Protagonista del romanzo è Asa Heshel, che prende in moglie la bellissima Hadassat Moskat. Asa è un personaggio enigmatico: scettico, pessimista, sfuggente, distruttivo, ha lo strano potere di essere amato rendendo infelice chi lo ama
il libro è decisamente bello, solenne. Per la padronanza con la quale svolge un romanzo così ampio e rappresentativo della realtà -molto complessa- cui si ispira, S. ricorda i grandi romanzieri russi dell’ ‘800, il che è tutto dire.
Una di quelle letture che riempiono e soddisfano, e che possono sottolineare una estate, pur senza centrare grandi pagine o personaggi memorabili. Ma forse questo non era neppure l’obiettivo di S., quanto piuttosto quello, perfettamente centrato, di scrivere un grande romanzo corale.
Poronga