Louise Salomè doveva essere una persona veramente straordinaria.
Audace nel pensiero e completamente libera da ogni pregiudizio o ipocrisia, fu capace poco più che ventenne di proporre nel 1882 una convivenza a tre a due uomini -uno dei quali era nientemeno che Friedrich Nietzsche- perdutamente innamorati di lei, ma che pure dovettero adeguarsi ad una relazione sostanzialmente asessuata e di tipo puramente intellettuale.
Condusse, a cavallo fra due secoli, una vita di instancabile studio e riflessione che la portò non solo a scrivere innumerevoli libri e saggi, ma anche a incrociare il suo destino con uomini, da Rilke a Freud, che indubbiamente cambiarono la sua vita, ma che probabilmente ebbero la loro vita ancora più profondamente cambiata da lei.
Giunta ancora vergine a oltre trent’anni, ebbe un pluridecennale matrimonio non consumato con un uomo di grande levatura, al quale sempre tornò dopo intervalli più o meno lunghi che consumava in travolgenti storie d’amore che chiudeva spietatamente non appena le sentiva esaurite, lasciando in coloro che abbandonava un vuoto incolmabile e un rimpianto pari solo alla gratitudine per averla avuta.
Sembra che nessun uomo che avesse con lei rapporti un po’ meno che superficiali non cadesse fulminato ai suoi piedi, cosa che solo in piccola parte si spiega con una bellezza leggendaria (ma forse un po’ troppo celebrata: a me sembra che fosse un pochino mascellona), che semplicemente accompagnava una intelligenza acutissima e dalle fulminee intuizioni, oltreché una prodigiosa vitalità e curiosità
Peters racconta tutto questo in una biografia molto accurata (che forse il non studioso apprezzerebbe meglio se fosse un pochino più sintetica), egregiamente servita da un apparato iconografico che ho trovato fungere da ottimo completamento.
Lo stile è asciutto, quasi scientifico, ma non riesce a nascondere la grande ammirazione e alla fin fine il vero affetto per una persona -e l’uso del termine neutro è qui voluto- che davvero non so se abbia avuto uguali nella storia dell’umanità.
Bella postfazione di Claudio Magris
Il libro purtroppo è fuori catalogo; ne si trovano però fortunatamente delle copie, immagino di seconda mano, su e-bay et similia.
Poronga