Ecco un libro che sono stato davvero contento di aver letto: un libro “divulgativo” di 230 pagine, che ha per oggetto le più avanzate teorie sull’universo – la relatività generale e la meccanica quantistica – scritto veramente ponendo il lettore al centro, usando un linguaggio familiare e comprensibile, denso di esempi divertenti che rendono agevole la lettura, e del tutto privo della spocchia a volte involontaria che affligge Autori che si cimentano in questo tipo d’impresa.
Carlo Rovelli prende affettuosamente per mano il lettore e riesce a scrivere un libro che si legge come un romanzo, e tuttavia, per quanto possa capirne il sottoscritto, è allo stesso tempo una narrazione rigorosa del pensiero scientifico che inizia dalla Mesopotamia nel 400 a.c. e si snoda fino ai giorni nostri.
L’Autore inizia dal pensiero dei grandi filosofi-scienziati, Leucippo, Democrito, poi Platone, Aristotele, e ci sorprende dimostrando come le loro intuizioni fossero straordinariamente avanzate alla luce delle successive scoperte; poi la storia si snoda attraverso il lavoro e le scoperte dei Grandi, Galilei, Newton , Faraday, Gauss e naturalmente Einstein, ma anche attraverso la descrizione del contributo di altre figure eccezionali, meno note al pubblico, ma altrettanto fondamentali per l’avanzamento della conoscenza.
Ciò che per me è stato davvero coinvolgente oltre che interessante è la descrizione del carattere di questi personaggi, le interazioni fra di loro, i tentativi, le gelosie, la competizione, e il rispetto reciproco.
Venendo ai contenuti, devo dire che tutta la parte sulla relatività è di più agevole comprensione, mentre i quanti… risultano davvero un po’ ostici. Comunque un gran bel viaggio! Fra le tante “scoperte”, una che mi ha colpito in modo particolare è contenuta nella frase: “La realtà è relazione. Non c’è realtà, nella meccanica quantistica, senza relazione fra sistemi fisici. Non sono le cose che possono entrare in relazione, ma sono le relazioni che danno origine alla nozione di “cosa”. E più avanti: “La meccanica quantistica ci insegna a non pensare al mondo in termini di “cose” che stanno in questo o quello stato, bensì in termini di “processi”. Un passaggio è il passaggio da una interazione all’altra. “..
Beh, un po’ complicato, no? Però se pensiamo che le relazioni tra persone, società, gruppi ecc. sono da sempre alla radice di tutto quello che di buono e di cattivo succede nel mondo…. mi sembra che il tutto sia molto verosimile.
Silver 3
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