Di Offill avevo già letto (e scritto sull’Asino) Sembrava una felicità, uno dei primi libri pubblicati da NNEditore. Ho da poco finito, ora, Le cose che restano, magistralmente tradotto da Gioia Guerzoni sempre per NN, e l’ho trovato bellissimo. Intelligente, lucido e sincero sino ai limiti della ferocia, narrativamente perfetto.
Se Sembrava una felicità mi aveva lasciato un po’ freddina perché mi era parso che l’autrice facesse eccessivo sfoggio della propria brillantissima intelligenza, Le cose che restano mi ha colpito al cuore. È la storia di Grace, una bambina che diventa grande in compagnia di una madre stravagante e istintiva e di un padre depresso ma amorevole finché pian piano i ruoli non si vanno confondendo e il mondo di Grace comincia impercettibilmente a sgretolarsi. Continua a leggere