Mi sembra un libro difficilmente definibile, almeno secondo i nostri canoni, essendo in parte un romanzo di formazione del giovane protagonista e narratore Kei, che viene seguito dall’età di 10 anni quando fa un incontro fondamentale nella sua vita con Gii.
Gii è un personaggio magnetico e speciale: pianta boschi, protegge amorevolmente la zona in cui è nato e cresciuto, costituisce il riferimento della piccola comunità locale, anche se una prigionia di 10 anni per un oscuro reato di cui, almeno fin dove sono arrivato a leggere, nulla si sa gli aliena molte simpatie.
Gii, pur avendo pochi anni più di lui diventa rapidamente il maestro di Kei: lo introduce alla lettura di Dante, di Yeats e della poesia in generale, esortandolo inoltre all’apprendimento delle lingue, e consigliandolo costantemente. Romanzo quindi di formazione ma anche, e forse soprattutto, il racconto di una grande amicizia, o meglio di un rapporto maestro/allievo che segnerà profondamente la vita e lo sviluppo di Kei. Continua a leggere