Bernardo Barigazzi, scrittore di romanzi, dirige anche un giornale semiclandestino che esce solo il giorno dopo le sconfitte della Juventus, e che è beffardamente intitolato “Che dispiacere“. Sottotitolo: “Vincere non è importante. È l’unica cosa che conta“. La redazione conta pochissimi giornalisti, tutti sotto falso nome. Oltre a Ivan Piri, pseudonimo del Barigazzi, vi sono Iris Toranti, Ivan Dali, Ivan Geli, Ivan Taggi, Igor Miti, Iris Parmi e Ines Perti.
Poi ci sono altri personaggi, come per esempio Mancino, che ha appena pubblicato il suo primo libro, e che un giorno in libreria si imbatte nelle Moleskine, 200 pagine tutte bianche che vengono vendute a 19 euro, e pensa allora che il suo libro, “più di 200 pagine tutte scritte, che c’aveva messo un anno e mezzo, a scriverlo, costa 16 euro… Ho abbassato il valore della carta di soli 3 euro. Non è male, poteva andar peggio“.