Nelle intenzioni dell’autrice questo “romanzo sinfonico” avrebbe dovuto comporsi di cinque parti. N. riuscì a scriverne solo due, senza peraltro neppure poterle rivedere, perché deportata ad Auschwitz, ove morì un mese dopo.
La prima parte, “Tempesta di giugno” è ambientata a Parigi nella immediata vigilia della invasione nazista. Vi si racconta la incredulità, l’angoscia e poi il terrore di popolazioni che vengono di colpo strappate alle loro vite e costrette a una precipitosa fuga dalla avanzata tedesca. Anche se si tratta di una storia trasversale che riguarda tutte le classi, N. si occupa soprattutto dei ricchi: la famiglia Péricand, inerme e impotente, lo scrittore di successo Gabriel Conte, unicamente preoccupato di salvare la sua pelle e i suoi agi, Charles Langelet, ricco collezionista di porcellane, sordido e privo di scrupoli, e infine la famiglia piccolo borghese Michaud, per la quale sola N. prova compassione e pietà; degli altri personaggi si salvano solo i due giovani Péricand, l’uno, diciassettenne, nel suo patetico quanto coraggioso tentativo di unirsi ai combattenti, l’altro prete e vittima sacrificale. Continua a leggere