Permettetemi una piccola premessa.
Si è parlato spesso sull’Asino, in toni critici, delle pecche del mondo attuale dell’editoria, perciò credo che valga la pena di spendere qualche parola per raccontare una piccola ma importante novità in questo panorama.
È nata da poco a Roma una nuova casa editrice, Atlantide, che intende sfidare il sistema dell’editoria odierna incentrata sulle vendite, valorizzando l’indipendenza e la qualità: “Non è in crisi il libro, ma il sistema editoriale che lo veicola. In questi tempi di produzione frenetica e spesso casuale il libro non è più il centro del lavoro editoriale. Atlantide intende invece recuperare la centralità dei testi e delle storie, e il senso più profondo del loro essere fuori dal tempo oltre ogni meccanismo produttivo consolidato.”
Lo dice Simone Caltabellotta, direttore editoriale, ideatore, anima di questa casa editrice che sembra nata per chi ama i libri ed è deluso da come vengono (bis)trattati di questi tempi. Atlantide pubblicherà una decina di titoli l’anno in copie numerate che NON si troveranno su Amazon, ma soltanto in alcune librerie indipendenti selezionate, o si riceveranno a casa, perché ai lettori è permesso abbonarsi, e partecipare così all’impresa editoriale, attraverso una sorta di crowdfunding alternativo.
Mi pare bello sapere che c’è ancora nel mondo dell’editoria qualcuno che crede nei libri, e nei lettori. Anche se Simone non fosse un amico, avrei senza dubbio dato fiducia all’impresa di Atlantide.
Comunque sia, a novembre mi sono abbonata e qualche settimana fa ho ricevuto i primi tre libri: il saggio storico-critico di Adriano Tilgher, Filosofi Antichi; Tomaso, un romanzo illustrato degli anni Quaranta di Tomaso di Vittorio Accornero e Ritratto di Jennie di Robert Nathan, un romanzo americano del 1940 (da cui nel 1948 è anche stato tratto un film con Jennifer Jones), che ho appena finito di leggere e che mi ha letteralmente incantato.
È un libro che racconta una storia d’amore fantastica, sognante e suggestiva, e che possiede una grazia, una delicatezza quasi soprannaturali.
Racconta la storia di Eben Adams, giovane pittore che una sera, mentre torna a casa attraverso Central Park sfiduciato e senza un dollaro in tasca, incontra una bambina misteriosa che gioca a campana nella nebbia. Da quella sera la sua vita cambierà, ed Eben incontrerà il mistero dell’amore.
Non posso dire di più, perché altrimenti la storia si dissolverebbe, svanirebbe in un soffio, perdendo la sua magia. Tuttavia vi assicuro che è un romanzo splendido, prezioso, che scalda il cuore e illumina. Da non perdere.
la signora nilsson
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