AMORE, IL PERICOLO PIÙ GRANDE.
Intrigata da quanto aveva scritto il nostro prezioso Traddles, e dal fatto che Iris Murdoch avesse avuto quattro gatti, numero perfetto, sono andata a cercare qualcosa su di lei, e ho scoperto che aveva scritto un saggio sui mistici e l’esistenzialismo e intervistato il grande Krishnamurti.
Impossibile non leggerla subito a questo punto. L’ho fatto in inglese, visto che “The Bell”, tradotto in italiano da Rizzoli, non è facile da reperire (ma sono certa che chi lo vuole, lo troverà). E l’edizione inglese è preceduta da una prefazione di un’altra grande scrittrice inglese di cui intendo scrivere presto sulle pagine dell’Asino, Angela Byatt.
“La campana” è un libro sulle conseguenze dell’amore. È l’amore, sembra dirci infatti Iris Murdoch, che più di ogni altra cosa avvicina gli uomini alla conoscenza del bene e del male che si annidano dentro di noi, e costringe alla perdita dell’innocenza. È l’amore il serpente incontrato da Eva, l’amore che segna l’inizio della nostra avventura sulla terra, l’amore che nella vita ha da insegnarci tutto.
L’amore, dunque, il bene più prezioso. Il pericolo più grande.
“Vox ego sum Amoris. Gabriel vocor” è l’iscrizione che compare su un’antica, gigantesca campana che si narra giaccia sepolta nel lago di una tenuta nel sud dell’Inghilterra in cui vive, riunita intorno alle mura di un monastero di clausura benedettino, una piccola comunità laica. Quando la voce di Gabriel torna a vibrare, è per annunciare l’esplosione improvvisa, inevitabile, della tragedia. Le conseguenze dell’amore.
La scrittura di Iris Murdoch è limpida, pacata, si direbbe quasi priva di trasporto se non si sentisse, sottesa a ogni singola pagina, una compassione per gli esseri umani che è profonda passione dello spirito.
Una lettura intensa, intensissima, che coinvolge l’intelletto e lo spirito in un equilibrio che di rado ho incontrato. Uno di quei libri che ti restano dentro, questa almeno la mia sensazione ora, di avere depositato dentro di me una nera pepita baluginante che solo il lavorio del tempo trasformerà in puro scintillio.
la signora nilsson