Randall Munroe ” Cosa accadrebbe se? “

munNelle scienze, sia naturali sia sociali, si sente dire spesso che molte volte contano più le domande che si formulano delle risposte che si forniscono ( si può anche essere d’accordo purché non diventi un alibi, come succede non di rado, per giustificare il fatto di non sapere dare risposte pertinenti ). Bene, non è il caso di questo libro, che porta come sottotitolo ” Risposte scientifiche a domande ipotetiche assurde “. Munroe è animatore di un sito Internet dove vengono poste domande veramente assurde, alcune al limite del serio dubbio di instabilità psichica, ma la cosa davvero ammirevole è l’impegno e la competenza di Munroe nel dare delle risposte ineccepibili sul piano scientifico, sempre rigorose anche se a volte fantasiose a causa dell’improbabilità delle situazioni prospettate.

Questo libro presenta una selezione delle domande apparse sul sito, non mi è chiaro se sono state scelte le meno o le più assurde. Comunque, riporto un breve campione, giudicate voi:

Cosa accadrebbe se… si cercasse di colpire una palla da baseball lanciata al 90% della velocità della luce; nuotassi in una piscina di combustibile nucleare spento, in quanto tempo assumerei una dose letale; ogni persona indirizzasse un puntatore laser verso la Luna; tutti saltassero e atterrassero contemporaneamente sul terreno; si iniziasse a salire di 30 cm. al secondo, come si morirebbe?; si concentrasse il potere di suzione di tutti i baci di una vita in un unico bacio; tutta l’acqua della Terra venisse spostata su Marte; si chiamasse un numero a caso dicendo ‘salute!’ che possibilità ci sono che chi risponde abbia appena starnutito?; il raggio della Terra aumentasse di 1 cm. ogni secondo; tutti gli abitanti della Gran Bretagna andassero su una delle coste e cominciassero a pagaiare, riuscirebbero a far muovere l’isola?; tutti i fulmini di un anno cadessero contemporaneamente e nello stesso punto?; e la pioggia? E ancora:  è possibile piangere talmente tanto da disidratarsi?; quanto a lungo potrebbe resistere in orbita un sottomarino nucleare?; se volessimo dare un nome differente a ogni stella dell’universo usando le lettere dell’alfabeto inglese,  quanto dovrebbero essere lunghi i nomi?; da quale altezza si dovrebbe lasciar cadere una bistecca perché arrivi al suolo cotta?; quanti tweet in inglese sono possibili?; quanti mattoncini Lego servirebbero per costruire un ponte fra Londra e New York in grado di far passare sia auto che treni?; quando accadrà che Facebook conterrà più profili di persone morte che vive?

Se avete avuto la pazienza di leggere questo lungo elenco, credo di intuire cosa state pensando: si può vivere benissimo senza conoscere le risposte a queste – assurde – domande. Verissimo, del resto lo stesso si può dire per la relatività generale, di cui è appena ricorso il centenario; ma è comunque stimolante vedere come la scienza può rispondere a domande serissime come quelle di Einstein o assurde come queste.

Munroe è uno scienziato serio, ha alle spalle studi di matematica e fisica e ha lavorato alla NASA. Ma la sua grande passione è disegnare fumetti, e allora ha unito la sua competenza e la sua passione. Infatti Il libro è arricchito da molte vignette, e la fascetta in copertina riporta un giudizio di Carlo Rovelli – noto ai lettori dell’Asino, e il motivo per cui il libro mi ha attratto e ho pensato di parlarne, visto che l’Asino ha già fatto altre escursioni nel mondo della scienza – ” Ci sono vignette di Randall Munroe appiccicate sulle porte dei dipartimenti di scienza di tutto il mondo. La sua ironia discreta, dolce e scanzonata è una piccola gioia quotidiana.

Tiresia

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