Frank McCourt “Le ceneri di Angela”

ceneriSpesso fin troppo drammatico nella sua ciclicità ineluttabile, legata alla dissoluzione del

capofamiglia schiavo dell’alcool, ma tuttavia talmente ricco di vitalità e amore per la vita da essere

alla fine quasi rassicurante.

McCourt è magistrale nella sua prosa che riesce ad esere sempre fresca ed ironica anche nei

momenti più cupi. La tragedia per lui è solo un momento della vita: riesce sempre a rialzare la testa

e a ricominciare con entusiasmo da capo. L’apoteosi di questo atteggiamento nel libro successivo

“Che paese l’America”

Mr. Maturin

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Frank McCourt “Che paese l’America”

McCourtMi sono ritrovato moltissimo in questo romanzo seppur con le evidenti differenze di scala.
Un viaggio di riscatto e di speranza verso il nuovo e il meraviglioso. Un viaggio durissimo, a contatto con le proprie debolezze, costantemente messe a confronto con l’altrui fortuna. Il tentativo di adeguarsi ad una cultura invidiata come simbolo di benessere,ma che non è la propria. La consapevolezza comunque del proprio valore, della propria gioia e del proprio amore per la vita. L’amicizia fraterna tra simili, ma anche il circolo vizioso da cui è difficile uscire.
Alla fine la serena ma amara considerazione che non si riesce a fuggire completamente dal proprio passato, anche se da questo in qualche modo ci distacchiamo e non riusciamo più a ritrovarci.
Bello ironico scanzonato e triste.
Mr. Maturin