Charles Lewinsky “La fortuna dei Meijer”

la.png La saga di una famiglia di tre generazioni di ebrei al riparo nella neutrale Svizzera durante i più importanti accadimenti intervenuti a cavallo tra i due secoli fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.

La “fortuna” dei discendenti del grande Solomon, dalle due figlie del quale (una naturale e l’altra di fatto adottata), partono tutte le successive diramazioni, è stata quella di poter vivere solo “de relato” dalla Svizzera l’eccidio etnico che condurrà allo Stato di Israele e verso cui si dirigerà l’ultimo dei Mejier, con quella J in alcuni casi nascosta per evitare rappresaglie.

L’intreccio affettivo ed avventuroso, tipico di ogni saga familiare che si rispetti, ben si combina con la drammatica e straziata denuncia di quello che è forse stato il più grande peccato di malvagità di una stirpe umana verso un’altra. Personaggi tutti a loro modo straordinari con tanto di contentino politicamente corretto anche alla minoranza gay, seppur annacquato da un finale che non vi racconterò.

Romanzo molto adatto da portarsi in vacanza perché, pur essendo abbastanza lungo, si legge con incredibile facilità e quella tipica dimestichezza che dopo poco si prova verso una vicenda che intriga emotivamente.

davide steccanella

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