Un libro di sorprendente bellezza. Due tecnici si trovano per caso insieme in Russia per motivi di lavoro. Uno è un chimico, e, anche se non lo dice, si chiama Primo Levi; l’altro è un montatore di ponti, gru, strutture metalliche ecc., e si chiama Faussone.
Faussone racconta, Levi annota. Faussone è un tecnico super specializzato, di grande competenza e perizia, dallo stile “sobrio e composto”. È uno spirito indipendente, un giramondo (di sè dice: “… dove mi mandano vado, anche in Italia, si capisce, ma in Italia mi mandano di rado perché io so il mestiere troppo bene”; e ancora: “in città non mi trovo. Perché vede, io sono uno che non tiene il minimo. Sì, come quei motori con il carburatore un po’ starato, che se non stanno sempre su di giri si spengono, e allora c’è pericolo che si bruci la bobina. Dopo un po’ di giorni mi vengono tutti i mali…“).