Moshin Hamid “Exit west”

exVi ricordate il doloroso e inquietante “La strada” di Cormac McCarthy?

Lì, l’Apocalisse era un mondo devastato e deserto, dove l’umanità (si fa per dire..) si era ridotta ad un numero esiguo di disperati individui, che si scontravano per tentare una precaria sopravvivenza.

In “Exit west” di Moshin Hamid, sempre di Apocalisse si tratta, ma lo scenario è tutt’altro. Qui, alcune zone del mondo sono diventate invivibili, soprattutto a causa della guerra. Nel libro di McCarthy non sappiamo cosa sia successo, ma possiamo immaginare il risultato di un conflitto nucleare globale o qualcosa del genere. Continua a leggere

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Moshin Hamid “Il fondamentalista riluttante”

fonicona-voto-asino2icona-voto-asinoicona-voto-asino2“Il “Fondamentalista riluttante” di M. H., ovvero lo spettro dell’impossibilità dell’integrazione.

E’ possibile che un musulmano di buona famiglia, nato in Pakistan, grazie alla sua brillante intelligenza ed alle sue notevoli capacità caratteriali, possa studiare in una prestigiosa Università Americana, si possa laureare a pieni voti e possa diventare uno stimato professionista, agiato economicamente ed assiduo frequentatore della migliore e più ricca borghesia di Manhattan?

Si, è possibile.

Ma è possibile che questo figlio dell’Islam, naturalizzato americano nel modo di pensare ed agire, a suo agio nel lavoro e nella cultura occidentale, non sia in realtà stato in grado di integrarsi nel suo nuovo paese, salvo che per gli aspetti più superficiali ed esteriori? E’ possibile che sia rimasto nel suo profondo un povero immigrato, frustrato dalle sue modeste origini e fondamentalmente ostile ad una cultura ricca ed arrogante, anche se questa lo ha accettato e gratificato? Continua a leggere