La giuria di “La lettura” lo ha eletto libro dell’anno per il 2017.
Vinta la diffidenza legata all’analogo riconoscimento dato in passato all’imbarazzante “La verità sul caso di Harry Quebert” di J. Dicker, e stante d’altra parte l’importanza dell’autore, mi sono cimentato con questo breve libro che Ford dedica ai genitori.
Si tratta in realtà di due scritti, il primo dedicato al padre e il secondo alla madre, distanziati di una trentina d’anni; in entrambi i casi una sorta di ricordo-riflessione su due persone qualunque, brave, di non grandi pretese, di non grande cultura, e dalle piccole vite.
Il padre era un commesso viaggiatore di discreto successo, morto prematuramente di cuore, di cui contavano più le assenze dal lunedì al venerdì che le presenze quando, esausto, tornava a casa per il weekend. Continua a leggere