Festival Letteratura Mantova 2016

man.pngFinalmente ci sono andato e sono contento di averlo fatto.

A parte la ricchezza del programma e la bellissima cornice offerta dalla città, mi ha colpito il clima rilassato e tranquillo e la mancanza di prosopopea alcuna da parte degli scrittori, che parlano di sé e dei propri libri in modo semplice e diretto, accettando di buon grado anche il contatto con i lettori.

Ottima l’organizzazione: prenotare e ritirare i biglietti per gli eventi a pagamento è facilissimo; ci sono poi molti giovani facenti parte dell’organizzazione gentili ed efficienti. Tanta gente ma nessun sovraffollamento; io però ci sono stato giovedì e venerdì e quindi non so dire del weekend.

Gli eventi sono in parte a pagamento (in genere il prezzo è sei euro) e in parte gratuiti e hanno una durata che va dai venti minuti all’ora o poco più. Nessuno di essi mi ha deluso; felice in particolare la rassegna (gratuita )“Il libro dei miei vent’anni” dove i vari scrittori spiegavano come erano a vent’anni, qual è stato libro dei loro vent’anni e perché.

Pubblico attento e appassionato con molti ragazzi; curiosamente la fascia meno presente mi è sembrata quella fra i 30 e i 50 anni.

Molto consigliabile muoversi in bicicletta sia per spostarsi rapidamente fra i vari luoghi (circa 50) degli eventi  sia per godersi al meglio le pause pranzo andando a zonzo per la citta o i tre laghi che la circondano. Altrettanto consigliabile una bella cenetta in una delle numerose buone trattorie che la città offre, cui ho volentieri sacrificato gli eventi della prima serata. D’altra parte non si gode di soli libri, anche se stare in quel contesto mi ha fatto sentire un po’ più contento e intelligente del solito.

Poronga

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