Nell’Italia anni ‘50 si racconta del piccolo Ninni, vezzeggiativo usato da nonna e madre in luogo dell’ingombrante Pieraugusto. Figlio della piccola borghesia, vive in paesotto lombardo, salvo che nelle lunghe pause estive, dove assieme alla famiglia torna nel luogo di origine sulla collina emiliana.
E’ un bambinetto tristanzuolo, un po’ rachitico, linfatico, balbuziente, che vive nell’abbraccio protettivo e ansioso della madre e della nonna e nella lontananza di un padre cupo e autoritario, che non ama. Continua a leggere