Nel 1994, quando incominciava a essere quello che è poi diventato, Fazio scrisse questo libretto dedicato ai luoghi comuni (ci sono proprio tutti: quelli sul tempo, sulla salute, sull’Italia, sul lavoro ecc. ecc.).
Il mezzo per rappresentarli sono i discorsi della gente in viaggio nei treni: piccoli e fulminei squarci lunghi mai più di un paio di pagine, dove vengono anche illustrate le caratteristiche degli italiani: un po’ piagnoni e lamentosi, buoni ma fino a un certo punto, fondamentalmente conservatori, quasi maniacalmente legati ai temi della famiglia, del lavoro, dei politici mangioni, in cui tutti sono un po’ colpevoli ma alla fine nessuno lo è davvero.
Con amabile e sommessa perfidia F. costruisce una serie di arguti e godibili siparietti.
Ottimo per l’ombrellone.
Poronga