Questa opera prima di Allen Eskens mi ha incuriosito anzitutto per la sua professione di provenienza , avvocato, come Carofiglio e Guenassia, autori al loro esordio di romanzi che a me erano piaciuti moltissimo; inoltre, anche il tema del romanzo è intrigante: uno studente che come tesi conclusiva del suo percorso scolastico preuniversitario sceglie di scrivere la biografia di un ultraottantenne condannato all’ergastolo per un delitto di stupro, tortura e omicidio di una ragazza quattordicenne, avvenuto trent’anni prima. Anche questa circostanza destava la mia curiosità e il mio interesse, per un parallelo con “Pieno giorno” di J.R. Moheringer, libro per me di grande valore, di cui ho scritto in passato per l’Asino.
Sfortunatamente le somiglianze si fermano qui, e “Verità sepolte” non riesce a mantenere se non in minima parte le mie elevate quanto, ahimè, velleitarie aspettative… Lo svolgersi della storia non è privo di fantasia e potere coinvolgente (tanto è vero che nonostante tutto sono arrivato fino alla fine delle 300 pagine), e spesso mi è capitato di rimanere con il fiato sospeso per diverse pagine per vedere “come va a finire la situazione”. Tuttavia lo stile generale è piuttosto grossolano e privo di capacità introspettive, per cui i sentimenti e le motivazioni risultano elementari e per ciò stesso poco credibili. La tenacia dello studente protagonista nel ricercare la verità, convinto com’è, dopo i primi approcci, dell’innocenza dell’ergastolano , è aiutata da una incredibile serie di circostanze fortunate nell’imbattersi in personaggi disposte ad aiutarlo e in situazioni nel loro complesso piuttosto inverosimili.
Nei ringraziamenti , l’autore annuncia per l’autunno 2015 l’uscita di un “sequel”, che con ogni probabilità non mi vedrà fra i suoi lettori.
Silver 3