Un saggio magistrale acuto e chiaro sui motivi dello sviluppo o della caduta delle civiltà. Ricchissimo di riferimenti storici emblematici.
Le ragioni della rovina dei popoli ritrovate nelle difficoltà ambientali, ma in misura ancora maggiore nelle consuetudini irrazionali e radicate nelle diverse culture. Fatti e ragioni di un passato lontano che purtroppo ritroviamo nel nostro delicato presente. Il lontano abitante dell’Isola di Pasqua che abbatte l’ultimo albero per farne un monumento alla sua nobiltà non è purtroppo molto diverso dal personaggio contemporaneo che consuma il suo ultimo litro di petrolio con il suo suv, per mostrare agli altri suoi simili la sua protervia economica e sociale.
Un monito rigoroso sulla qualità del nostro futuro: un’analisi senza pessimismo e senza falso ottimismo. La consapevolezza che se non interveniamo concretamente sia a livello personale che collettivo, la nostra storia sul pianeta avrà una fine ineluttabile.
La certezza che esistono degli embrioni di un nuovo modo di intendere lo sviluppo e della possibilità di riuscire a metterli in pratica.
Bello, intelligente, ma oltremodo inquietante.
Mr. Maturin
asinochinonlegge 