Truman Capote “A sangue freddo”

capote“A sangue freddo” è un libro che non si dimentica.
Secco e profondo al tempo stesso.
Non una parola di troppo, ma veramente tutte quelle che occorrono per inchiodarci.
E’ forse il primo romanzo mai scritto, realmente e totalmente giornalistico. Capote è terribilmente
colpito dalla strage di una famiglia, realmente avvenuta per mano di due giovani.
Decide di interessarsi al caso, di capirne i meccanismi, di conoscere gli assassini e di intervistarli.
Creerà un profondo, complesso legame soprattutto con uno dei due.
E’ un romanzo estremamente violento e forte,terribilmente ambiguo, per il rapporto che lo scrittore
costruisce con il suo interlocutore.
Una lunga indagine psicologica ed esistenziale, una meticolosa intervista dietro le sbarre di un
carcere che scava nel profondo, non solo dell’intervistato.
Una storia terribilmente umana, un rapporto di amore e comprensione, ma anche di spietato
opportunismo. Un romanzo che talvolta ci commuove, talaltra ci scatena odio e disprezzo.
Una storia terribilmente moderna.
In seguito alle critiche ed alle polemiche sorte dopo la pubblicazione del libro, pur ritenuto un
capolavoro indiscusso, Capote rimarrà così colpito da non riuscire più a portare a termine nessun
altro lavoro letterario.Da leggere assolutamente

Mr. Maturin

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