Claudio Bartocci “Dimostrare l’impossibile: la scienza inventa il mondo”

bartoNegli ultimi anni ho notato una sempre maggiore capacità degli scienziati di rappresentare ai non addetti ai lavori l’oggetto dei loro studi e dei loro esperimenti, riuscendo in molti casi ad affascinare il lettore (o l’ascoltatore nel caso di interviste radiofoniche o televisive) non meno di quello che farebbe un bel romanzo ben scritto da un bravo scrittore. Ho già avuto modo di esprimere la mia ammirazione per Carlo Rovelli (La realtà non è come ci appare) e credo molti conoscano il capolavoro del matematico inglese Marcus de Sautoy  “L’enigma dei numeri primi”, un viaggio straordinario attraverso i misteri della matematica. Ho recentemente ascoltato a Radio tre Scienze  una lunga intervista di Fabiola Gianotti, quasi una lectio magistralis, che spaziava dall’acceleratore di particelle, al significato e alla natura del bosone di Higgs, alla storia dell’universo…. Questi scienziati, oltre a saper comunicare in modo coinvolgente ed efficace,  sono anche persone spiritose, è veramente un piacere ascoltarli (Marcus de Sautoy raccontava alla radio che si era talmente innamorato dei numeri 41 e 43, per qualche ragione definiti  i “numeri primi gemelli” (Twins) che quando gli erano nate due gemelle voleva chiamarle 41 e 43. Naturalmente la moglie si è opposta, le gemelle hanno altri nomi, ma lui, Marcus, in cuor suo, continua a chiamarle 41 e 43…).

Questa lunga premessa per raccontare della mia delusione verso  “Dimostrare l’impossibile”, un libro  che, lungi dall’essere una “storia” orientata a una qualche finalità, risulta invece essere una raccolta di articoli pubblicati su varie testate e slegati fra loro, in cui compaiono, a volte anche un po’ superficialmente, tutti i più grandi studiosi, scienziati, filosofi, della storia della umanità, dall’antichità ai giorni nostri. Ciò poco o nulla ha a che fare con il titolo, e non è facile capire di cosa si tratta se non a lettura piuttosto avanzata. Tutto questo senza voler nulla togliere al valore di Claudio Bartocci come scienziato, e magari anche come divulgatore, ma certamente l’operazione editoriale che prodotto questo libro, per  me è stata completamente fuorviante.

Silver 3

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