Jane Austen “Mansfield Park”

mansicona-voto-asino2icona-voto-asino2Sinceramente sembra un romanzo “Harmony” che, per quanto scritto da una grande scrittrice, fondamentalmente un romanzo “rosa” resta.

L’eroina, Fanny Price, la maggiore di una nidiata di nove figli, viene collocata presso dei ricchi e nobili parenti -i Betrand-  che vivono in una tenuta, Mansfield Park, nei sobborghi di Londra.

Qui cresce con i quattro cugini come una sorta di Cenerentola (soprattutto nei confronti delle belle e viziate cugine), sviluppando però una profonda intesa spirituale, che diventa presto un amore impossibile, col cugino Edmund (l’altro cugino Tom, il primogenito, è un bellimbusto spendaccione e nullafacente). Continua a leggere

Pubblicità

Jane Austen “Orgoglio e pregiudizio”

austicona-voto-asino2icona-voto-asino2icona-voto-asino2icona-voto-asino2icona-voto-asino2Nessuno ha ancora parlato di questo grande romanzo, scritto agli inizi dell’ottocento, e quindi mi affretto a riparare.

I Bennet sono una famiglia di antico ma modesto nobilato della campagna londinese; la loro proprietà è fortemente minacciata dal momento che in assenza di un erede maschio (le signorine Bennet sono ben cinque!) è destinata a passare a un cugino dal grande e gretto conformismo e dal piccolissimo cervello. La sua descrizione, in occasione del soggiorno dai Bennett dove si invaghisce di Elizabeth, vedendone prontamente respinto, è una delle tante perle del romanzo.

Protagonista assoluta è Elizabeth, la preferita del padre (uomo scettico, e totalmente defilato nella sua biblioteca, dallo humour tagliente e spassoso: peccato che la Austen lo mostri con molta parsimonia), cui fa da spalla la sorella maggiore Jane, bellissima e incapace di malevolenza alcuna.

Continua a leggere

Jane Austen “Persuasione”

au.pngNelle prime pagine di questo romanzo, il suo ultimo, ho trovato la grande  Jane Austen di “Orgoglio e pregiudizio”; forse non così scintillante, ma soprattutto la definizione dei caratteri dei due protagonisti , Anne Eliott e Frederick Wentworth, è nel miglior solco.

Anne e Frederick, ventenni, si erano innamorati, ma la amica di famiglia Lady Russell (una bella impicciona) aveva persuaso la ragazza a lasciar perdere perché l’amato non aveva una adeguata posizione sociale.

Dopo otto anni Frederick torna da ricco Capitano di marina, mentre le fortune della famiglia Eliott si sono nel frattempo notevolmente ridotte causa l’insipienza del capofamiglia, uomo di molta forma ma di poca sostanza.

Anne è una ragazza saggia, seria, fiera e coraggiosa, e Frederick non le è da meno.

Riusciranno i due a superare un passato che molto li ha divisi e a coronare il loro sogno d’amore? Il punto è che per scoprire un esito che si fa via via sempre più scontato ci vorranno più di 300 pagine, nelle quali non è che succeda molto di interessante.

A. si sofferma a narrare, con sottile e simulata ironia, le maniacali fissazioni di censo della media e piccola nobiltà inglese (figuriamoci quella alta): tutto uno storcere il naso di fronte a coloro che non sono o non sono ritenuti propri pari, e una quantità di incredibili menate su chi deve passar prima dalla porta, chi sale in carrozza e chi resta piedi, chi si invita e chi no, qual è il posto assegnato a tavola, eccetera.

Sinceramente un po’ poco per tenere desta, oggi, l’attenzione del lettore.

Poronga