Non mi ricordo se in passato abbia letto qualcosa di Poe, quindi è come se non avessi letto niente. Mi sono quindi accostato a questi racconti, in tutto tre, con una certa curiosità, che devo dire è andata delusa.
Si tratta di tre misteri a sfondo poliziesco che vengono risolti da Auguste Dupin unicamente in base alle sue capacità di osservazione e soprattutto di ferrea deduzione logica.
Li ho trovati tutti macchinosi, cervellotici -per non dire proprio arbitrari e poco credibili- e soprattutto alla fin fine noiosi.
Immagino che non è a questi racconti che Poe deve la sua fama, quindi riproverò con qualcosa di più rappresentativo.
Il dato più interessante che ho tratto da questa lettura è la straordinaria somiglianza fra Auguste Dupin e Sherlock Holmes -personaggio che peraltro trovo tutt’altro che entusiasmante- , al tal punto stretta che il secondo sembra direttamente derivato dal primo.
Anche il rapporto fra Holmes e Watson è assai simile a quello fra Dupin e l’amico che ne racconta le gesta.
Poronga