Peter Fortune è un bambino molto particolare: è un vero sognatore, e sogna così forte che chi non lo conosce bene lo prende per tonto, svagato com’è. Per forza, in lui sogno e realtà s’intrecciano così profondamente che davvero pare vivere in un’altra dimensione.
Ecco quindi succedersi una serie di “quadri”, sorta di sketch sul succedersi dei vari sogni ad occhi aperti di Peter, che per la precisione consistono in fatti e situazioni reali che vengono vissuti e rielaborati attraverso la fantasia e la sensibilità di questo bambino decenne.
L’esercizio riesce bene a McEwan, che mostra qui delle qualità un po’ diverse da quelle che gli conoscevo: in particolar modo una spiccata e brillante fantasia.
I quadri/racconti più riusciti mi sono parsi quello sullo scambio di personalità gatto/bambino, quello sul bambino prepotente e l’ultimo, sulle vacanze, i bambini, e i grandi in vacanza visti dai bambini.
Poronga