Il protagonista del libro è proprio lui, Roald Dahl , che racconta della sua vita dagli otto mesi ai vent’anni; i personaggi principali del libro oltre a lui sono:
la madre, a cui Dahl è molto legato;
le sorelle ( due adottive e due vere ) ;
il fratello;
e tutti i personaggi strani e anche antipatici che Dahl incontra durante la parte della sua vita in cui vive in collegio.
La vicenda si svolge dal 1918 al 1936.
Dahl è stato un bambino vivace e credulone: credeva che ci si poteva ammalare di appendicite con i peli dello spazzolino da denti !
È stato anche un bambino dispettoso: una volta lui e i suoi amici hanno messo un topo nella scatola di caramelle di un negozio, la signora si è molto arrabbiata e per questo li ha puniti.
A vent’anni Dahl decide di andare via di casa e di lasciare la scuola trovando un lavoro che gli piace.
Questo libro mi è piaciuto molto e mi ha fatto appassionare perché la storia è molto interessante e avventurosa.
Mi sono immedesimata in Roald Dahl perché anche io sono come lui: credulona e vivace .
Questo libro lo consiglio a chi ama i libri di avventura e le autobiografie.
Cathy2004
cara cathy2004, adoro Roald Dahl, ho sempre un paio di suoi libri a portata di mano per quei giorni che solo uno come lui può rallegrare. mi hai fatto voglia di tirarne fuori uno!
Un’altra recensione di una lettrice undicenne. Stiamo forse facendo tendenza?
Comunque i commenti dei giovani lettori, specie in un paese come il nostro dove si legge così poco, sono più che benvenuti.
A proposito di Roald Dahl, a torto conosciuto solo come autore per ragazzi, io ho letto due libri: il celebre “Matilde” e “Kiss kiss”, entrambe letture senz’altro consigliabili, anche se il secondo non è propriamente un libro per ragazzi.
D’altra parte la stessa categoria di libri “per ragazzi” mi sembra discutibile. Per esempio io ho letto il primo “Harry Potter” e mi è sembrato un libro degnissimo; molto ma molto meglio, per esempio, degli ultimi due nostri premi Strega.
…a che tendenza ti riferisci, caro p?
e poi non abbiamo tutti undici anni quando ci predisponiamo a leggere una nuova storia a cui chiediamo di tenerci compagnia per non avere paura della notte?